“Ritratto di gentilezza ed innocenza di costumi”, Bartolomeo Zucchi vive a cavallo tra ‘500 e ‘600 ed è un letterato monzese. Da Monza si trasferisce a Roma per 12 anni, lavorando come segretario del Cardinale Baronio, una figura importante del periodo della Controriforma. Durante quel periodo, entra in corrispondenza con Suor Maria Virginia de Leyva, la Monaca di Monza dei Promessi sposi.

Trascorso il periodo di lavoro a Roma, Zucchi torna a Monza per rimanervi; qui scrive trattati storici e religiosi, tenendosi in corrispondenza con importanti intellettuali del suo tempo, quali Torquato Tasso.

Nel testamento del 1630, affida ai Gesuiti un lascito per la fondare un collegio aperto per giovani meritevoli a Monza. Muore di peste il 30 agosto dello stesso anno.