Narrare il tragico?

pillola di Martina Wölfl e Beatrice Zattra

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Copertina del romanzo Una Vita, di Italo Svevo

Spesso l’uomo si interroga sulle proprie origini, sull’antichità e sul mondo che lo ha preceduto: il tragico è sicuramente un elemento che mette in correlazione il presente con il passato, l’uomo moderno con l’uomo antico, vista la sua costante presenza nelle vicende umane.

Al senso del tragico nel romanzo italiano del Novecento ha dedicato un contributo qualche anno fa una studentessa del nostro liceo, che ha intrapreso ora la carriera di giornalista. Si tratta di Ilaria Mauri, che partecipò al percorso Tragedia: teatro e destino.

Vi invitiamo a leggere queste righe per indurvi a riflettere e a capire quanto il senso del tragico appartenga all’uomo sin dalle sue origini, con la speranza che troviate questo tema interessante quanto noi.

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Quando il romanzo supera se stesso

pillola di Alice Pirotta e Margherita Cipolla

Mosca, inizio ‘800.

Lev Tolstoj (1828-1910)
Lev Tolstoj (1828-1910)

In questa fredda città nascevano due dei più grandi scrittori di tutti i tempi, che hanno rivoluzionato la narrativa europea: Tolstoj e Dostoevskij.

Questi due grandi autori hanno da sempre affascinato la critica mondiale e risultano molto interessanti per quanto riguarda i temi trattati, le loro riflessioni e la nuova concezione di uomo.

Abbiamo avuto il piacere di ascoltare la professoressa Ghidini durante il percorso Romanzo e romanzi, che ci ha fatto apprezzare l’eccezionale novità e bellezza di opere come Guerra e Pace e Anna Karenina.

Se ci volete seguire oltre, potrete leggere la breve recensione che abbiamo fatto per voi dell’incontro. Speriamo vi piaccia e vi sia utile per un prossimo futuro.

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Da Parmenide a… Matrix

pillola di Laura Cecchetto e Martina Miccoli

Siamo sicuri che ciò che appare sia ciò che veramente esiste? Ciò che veramente è?

Tutto potrebbe essere una finzione, come nel celebre capolavoro di Peter Weir The Truman Show (1998) o come nella saga di Neo, per cui il mondo reale non è altro che proiezione di sogni di esseri umani ridotti a larve addormentate (Matrix, 1999).

Immagine promozionale del film "Matrix" del 1999
Immagine promozionale del film “Matrix

Bisogna scegliere: davanti al bivio, accettare, come Neo, di lasciare le apparenti sicurezze del mondo solo in apparenza reale e infilarsi nella via che ci porta dritti alla verità delle cose che sono; o continuare a lasciarsi ingannare, proseguendo sulla via della menzogna.

Questa trama avvincente era già scritta duemilacinquecento anni fa nel poema Sulla Natura di Parmenide di Elea, di cui possediamo solo alcuni frammenti, ma sufficienti per capire che… era davvero un testo difficile!

In questa ‘pillola’ proviamo a spiegarne qualche passaggio seguendo la lezione tenuta diversi anni fa nel nostro liceo dal Prof. Franco Trabattoni nell’àmbito del percorso su Saggezza e verità nella Grecia antica.

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